Freddie Mercury, Giannis Antetokounmpo, Tom Hanks e Stan Lee hanno qualcosa in comune? Spoiler: sì. E ti diciamo anche cosa. Oltre ad essere dei fenomeni nei rispettivi campi – il team di Groweb ha diversi superfan – sono amati dal pubblico per ciò che trasmettono e rappresentano.
Mercury ha sdoganato la queerness, l’eccentricità e la diversità in generale, divenendo simbolo di autenticità, inclusività e resilienza. Antetokounmpo ha raccontato le difficoltà della sua infanzia come figlio di immigrati in Grecia, dando speranza a milioni di giovani migranti e rifugiati. Hanks ha partecipato attivamente alle lotte per i diritti civili, la promozione della cultura e la tutela dell’ambiente, ispirando ideali di filantropia, solidarietà e giustizia. Infine, con i suoi personaggi un po’ strambi, Lee ha dato voce alle minoranze più emarginate.
Perché te lo stiamo dicendo? Per introdurre l’argomento di oggi: l’importanza di avere un purpose aziendale. Cos’è? Come può sostenere il successo del tuo brand? Scopriamolo.
Definizione di purpose aziendale
Partiamo dalle basi: in inglese, purpose significa scopo. Quindi, per un brand, il purpose aziendale non è altro che lo scopo ultimo, la ragione d’essere. È l’insieme dei valori, degli obiettivi sociali e ambientali da perseguire. È la bussola che indirizza ogni decisione, azione e strategia.
Volendo analizzarlo nel dettaglio, potremmo dire che si compone di cinque elementi chiave:
- la mission, ovvero la missione dell’impresa: al di là del denaro, quale obiettivo voglio raggiungere?
- la vision, ovvero la visione: quali sono le mie aspirazioni a lungo termine? Come immagino la mia realtà tra cinque, dieci, quindici anni?
- i core values, ovvero i valori fondamentali: quali sono i principi etici e morali che guidano il mio operato?
- l’impact, ovvero l’impatto sociale e/o ambientale: come voglio contribuire al benessere della società, del pianeta in cui vivo?
- l’history, ovvero la storia: cosa mi ha portato fino a qui?
Definiti e messi insieme questi principi, abbiamo il nostro purpose aziendale. Okay: ma a che ti serve? Devi proprio averne uno? Beh, no. Non devi proprio. È una scelta identitaria: puoi essere Bruno Mars o Freddie Mercury – senza nulla togliere al primo, colonna sonora dei nostri lazy Mondays. Quale dei due pensi che possa attrarre, coinvolgere e fidelizzare più clienti?
Come scegliere il purpose aziendale
Se stai ancora leggendo, vuol dire che hai optato per Freddie Mercury. Ottima mossa. Adesso non ci resta che trovare il tuo purpose aziendale: come?
Rifletti sui tuoi ideali
La prima cosa da fare è fermarsi a pensare. Perché hai fondato il tuo brand? Quale valore aggiunto vuoi offrire alla società? Per fare un esempio, il purpose di questo articolo è promuovere l’informazione e la conoscenza. Chiaramente ha anche altri obiettivi secondari: la brand awareness, l’acquisizione di lead, la fidelizzazione della clientela. Ma il suo scopo più grande, il più genuino, è supportare la consapevolezza della comunità. E il tuo qual è?
Confrontati con il team
A meno che homo homini lupus non sia il tuo unico mantra, probabilmente lavori con altre persone. E ti fidi di loro. Perciò, coinvolgile: chiedi quali cambiamenti pensano di poter portare nel mondo con i prodotti e servizi dell’impresa. Come recita il proverbio, due teste sono sempre meglio di una.
Analizza il mercato
Tutto molto bello, ma la tua è pur sempre una realtà commerciale. E quindi deve avere un target da attrarre e conquistare – e, guarda un po’, condividere gli stessi ideali è un’ottima strategia. Se vendi prodotti per il make-up e vuoi rivolgerti agli adolescenti, il tuo purpose aziendale potrebbe coincidere con il sostegno alla libertà di esprimere sé stessi, anche attraverso il trucco. Suona bene?
Chiedi un feedback
È dura da accettare, ma la tua idea potrebbe non funzionare. Capita di avere convinzioni discutibili: pensa a quando andavano di moda le spalline imbottite. La soluzione, però, è a portata di smartphone: chiama un amico, uno stakeholder o (meglio) un professionista (ne abbiamo qualcuno da consigliarti!) e chiedi un parere. Una volta definito, il purpose aziendale identificherà la tua realtà a 360 gradi: non è una decisione da prendere alla leggera.
Purpose aziendale: esempi di successo
Molti marchi devono il loro successo alla forza e all’autenticità del loro purpose aziendale. Eccone qualcuno.
Patagonia
Nato come business per salvare il pianeta, il brand di abbigliamento outdoor ha sempre preso forti posizioni sulla tutela dell’ambiente. Utilizzando materiali riciclati e sostenibili, si impegna a ridurre la sua impronta ecologica. Inoltre, promuove una filosofia no-waste, invitando la community a riparare e riutilizzare le cose vecchie. Questo gli ha permesso di creare una connessione emotiva con i consumatori ambientalisti, che abbracciano i loro ideali vestendo Patagonia.
Ikea
L’impresa svedese si è affermata come leader nel settore dell’arredamento grazie a un purpose aziendale ben preciso: migliorare il comfort abitativo delle persone con soluzioni accessibili e sostenibili. Da Ikea, il prezzo del design è democratico, alla portata di tutti. Inoltre, il brand ha più volte dichiarato l’obiettivo di raggiungere un modello di business circolare strizzando, ancora una volta, l’occhio agli ecologisti – e al mondo in cui viviamo.
Nike
Nel tempo, Nike si è affermata come ispirazione per tutti gli atleti. Oggi il suo messaggio si è ampliato, divenendo altamente inclusivo: se hai un corpo, sei un atleta. In questo modo, l’azienda ha abbattuto le barriere dell’élite sportiva e si è fatta promotrice di importanti cause sociali, come l’uguaglianza e l’empowerment femminile (hai visto la campagna con Colin Kaepernick?).
Tesla
Sì, Elon Musk è certamente un personaggio sopra le righe. Ma le sue visioni futuristiche e il proposito di accelerare la transizione verso l’energia sostenibile hanno indubbiamente portato Tesla al successo. Fervente sostenitore dell’innovazione tecnologica e delle fonti rinnovabili, il CEO ha cambiato la percezione del pubblico sui veicoli elettrici, rendendoli simbolo di progresso e avanguardia.
Lego
Non è la prima volta che parliamo di Lego – che dire, ci piacciono i mattoncini. Ma, a nostra discolpa, il marchio è un ottimo modello di business sotto diversi aspetti, incluso il purpose aziendale. Con il conclamato obiettivo di ispirare i costruttori di domani, Lego si impegna a stimolare la fantasia e le capacità cognitive dei bambini. Così, si è guadagnato le simpatie dei più piccoli e dei genitori, che scelgono le sue costruzioni come prodotto educativo.
Ancora una volta, siamo giunti al termine della nostra esplorazione: adesso sai tutto sul purpose aziendale. Tranne, forse, qual è il tuo. Se ti serve un consiglio… siamo qui!